My Wild Wild Jordan: Dana Natural Reserve

Tre ragazze per tre giorni in tre posti diversi all’interno della riserva naturale Dana, non so quanto c’entri l’esoterismo in tutto ciò ma la combinazione dei tre elementi è stata perfetta. La Giordania non è solo Petra, la sua natura i suoi paesaggi sono da scoprire e  lasciano senza parole.

La riserva naturale Dana è la più estesa nel Paese, si trova nel bel mezzo della rift valley e raccoglie quattro diversi ecosistemi: Mediterraneo, iraniano, sahariano e sudanese. In altre parole si passa da dune di sabbia ad altipiani rocciosi, da montagne brulle alle acacie fino alla macchia mediterranea con cespugli verdi di rosmarino e alberi di rosso melograno. I tramonti visti in questi giorni mi hanno riportata indietro nel tempo e nello spazio, quando da un altro angolo della Rift Valley, quello inferiore della Tanzania, vedevo gli stessi colori caldi accendersi e spegnersi lentamente.

Vi consiglio di fare come noi di affidarvi a Wild Jordan ente di promozione di turismo responsabile, che ha organizzato tutto l’itinerario e vi consiglio di scegliere bene la stagione perchè il sole può essere impietoso. Per noi il giro è inziato al Rummana camp, un campeggio attrezzato con candide tende in mezzo alle montagne, per arrivarci la società di gestione del parco organizza il trasporto interno. La location era ideale per lo yoga su di un masso di fronte alla vallata ,proprio all’ora del tramonto. Abbondante buffet per cena e relax in tende beduine per la serata. La natura detta i tempi e tu devi adeguarti  e andare a letto presto per goderti l’alba e iniziare la camminata nel momento migliore ovvio dopo una nuova sessione di yoga. Era la mia prima volta con lo yoga  ed è una disciplina che , al di là ogni aspettativa,  mi si addice , canalizza le mie energie.  Il primo trekking con la guida ci ha portate,  zaino in spalla, fino al villaggio di Dana costeggiando le montagne. Il percorso è breve un paio di ore ma abbastanza accidentato, e sotto di noi a strapiombo la vallata che avremmo attraversato il giorno dopo. Il villaggio di Dana è abitato ora solo da due famiglie, di pazzi, ci dice la guida. Gli altri si sono ri-localizzati più a nord, dove è possibile avere accesso alle strade e ad una serie di servizi. USAid sta investendo molto nell’area ed ha iniziato un progetto di ristrutturazione del vecchio villaggio. Noi abbiamo soggiornato nella Dana Guesthouse, nella parte più alta del villaggio, comoda sistemazione, con il migliore cibo dei tre giorni e vista mozzafiato. Nel villaggio è possibile visitare dei laboratori di artigianato, di sapone e gioielli e acquistare i prodotti locali, confetture thè ed erbe medicinali.

Il terzo giorno affrontiamo la vallata, da sole, 15 kilometri di percorso con l’obiettivo di raggiungere una vera e propria oasi nel deserto il Feynan eco-lodge.  Il primo eco-lodge in Giordania è stato costruito seguendo criteri di sostenibilità sia ambientale che sociale, infatti la struttura si alimenta grazie a pannelli solari e l’uso di energia è minimizzato, di sera un tappeto di candele aiuta ad illuminare gli spazi. Lusso selvaggio in tutti i sensi, è un posto romantico in realtà c’erano tutte coppie, e la serata termina sui divani sul tetto a guardare le stelle cadenti e ad esprimere desideri. Gli impiegati nel lodge vengono dalla comunità beduina, che vive in questo luogo. C’è troppo da raccontare e le immagini, in questo caso, spero rendano  più delle parole.

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Una risposta a My Wild Wild Jordan: Dana Natural Reserve

  1. Marianna ha detto:

    stupendo Pam…quando ci torniamo??

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